Quando il Manchester United rifiutò di partecipare alla FA Cup: una scelta sbagliata | Goal.com Italia

2023-01-05 15:38:16 By : Mr. James Wang

Nel 1999 i Red Devils, reduci dal Treble, decisero di rinunciare alla coppa nazionale per giocare il primo Mondiale per Club. Fu un flop.

Lasciare la strada vecchia per quella nuova è sempre un rischio. Specialmente se la vecchia ha oltre 150 anni e porta dritta dritta a uno dei trofei più importanti e stimati nella storia del calcio: la FA Cup.

Malgrado le premesse il Manchester United non si fece problemi a scartare la possibilità di giocare il torneo più importante d'Inghilterra per gettarsi a capofitto verso il futuro del calcio internazionale. O almeno così pensavano dalle parti di Old Trafford.

Fresca del Treble ottenuto l'anno prima e ancora ebbra di gioia dopo il rocambolesco successo in finale di Champions League contro il Bayern Monaco, la squadra di Sir Alex Ferguson si appresta a vivere una nuova stagione da assoluta protagonista in Premier League e in ambito internazionale.

Ma i primi due appuntamenti stagionali con in palio un trofeo si rivelarono un flop per i Red Devils. Sconfitta contro l'Arsenal subita in rimonta nel Community Shield (ai tempi ancora conosciuto con la vecchia denominazione di Charity Shield) e ko nella Supercoppa Europea contro la Lazio di Sven Goran Eriksson.

Due campanelli d'allarme per la banda di Sir Alex, che però in quell'agosto del 1999 passarono come semplici incidenti di percorso.

Dopo tutto le Supercoppe si giocano su gara secca e può capitare di perdere uno scontro diretto.

Ma già ad agosto il Manchester United ha perso la possibilità di alzare tre trofei. Non vi tornano i conti? Ecco spiegato il perché.

All'inizio dell'estate 1999, cominciarono a circolare voci secondo le quali la squadra di Alex Ferguson avrebbe subito pressioni per non partecipare alla FA Cup.

Questo perché la FIFA iniziava a sperimentare quello che da lì a qualche anno sarebbe diventato il Mondiale per Club.

Nata in concomitanza con la Coppa Intercontinentale (che proprio il Manchester si aggiudicò battendo il Palmeiras), la nuova competizione pensata dalla casa madre del calcio internazionale aveva come obiettivo diventare il punto di riferimento e massimo risultato possibile per i club a livello mondiale.

Largo dunque a un torneo a inviti, Real Madrid e Manchester United designate come rappresentanti per l'Europa. Per le altre, furono prese in considerazione le vincitrici dei rispettivi titoli continentali, nell'ordine: Al-Nassr, Casablanca, Corinthians, Nexaca e South Melbourne.

Per questo motivo, i Red Devils decisero di rinunciare alla partecipazione in FA Cup dopo essersi regolarmente iscritti al torneo, pensando di fare un salto nel futuro.

Questo perché in una stagione già intasata di impegni, la concomitanza tra la coppa nazionale inglese e il Mondiale per Club FIFA avrebbe reso impossibile la partecipazione a entrambe le manifestazioni.

Inizialmente sembrava impensabile che una delle squadre più prestigiose e titolare d'Inghilterra potesse rinunciare al torneo più ambito d'Oltremanica.

Ma con il passare dell'estate l'idea divenne sempre più concreta, al punto che alla fine di luglio, dopo lunghi colloqui con la Federazione, fu annunciata la decisione: il Manchester United non avrebbe preso parte all'edizione 99/00 della FA Cup.

La scelta lasciò perplessi per primi i calciatori. Sul web è facilmente reperibile un video nel quale un giovane Ryan Giggs esprime le sue perplessità per la decisione.

In particolare la futura leggenda di Old Trafford sottolinea il suo rammarico per la mancata possibilità di difendere il titolo duramente conquistato l'anno precedente e il non poter sognare di prendere parte alla finale di Wembley.

E parliamo di un calciatore che di FA Cup ne aveva già vinte ben tre, giocando quattro finali.

Girò per lungo tempo anche la voce che la decisione di Ferguson e della società mancuniana derivassero da pressioni ricevute dallo stesso Governo inglese.

L'Inghilterra insegue da anni il sogno di ospitare nuovamente un Mondiale, dopo l'unica fortunata esperienza del 1966. Rifiutare un invito al Mondiale per Club sarebbe significato fare un torto alla Fifa e quindi indisporla al momento di valutare la candidatura albionica come location per la Coppa del Mondo.

In ogni caso, la Federazione mantenne un posto di riserva per lo United in caso il nuovo torneo Fifa fosse stato annullato per qualsivoglia ragione.

La scelta dei Red Devils di non partecipare alla FA Cup infiammò l'estate britannica, tutt'altro che rovente almeno a quel tempo.

Memorabile rimase la prima pagina del tabloid Mirror del 14 luglio 1999, con la redazione che chiese a un gruppo di persone eterogeneo e di estrazioni sociali totalmente all'opposto di esprimere il loro parere sulla questione.

Fu così che nella stessa pagina trovarono spazio l'opinione del Premier labourista Tony Blair, quello del fortunato vincitore della Lotteria, di un reduce della guerra delle Falklands e quello di Vinnie Jones. Universi lontani che però in quel caso condividevano tutti la stessa opinione: il Manchester United stava sbagliando.

Ma nemmeno l'opinione pubblica contraria fece desistere il club dalla sua intenzione di partecipare. La Fifa confermò dunque il regolare svolgimento del primo Mondiale per Club, che si disputò in Brasile dal 5 al 14 gennaio 2000.

Ma quello che sarebbe dovuta essere il torneo che avrebbe sconvolto e cambiato per sempre il corso del calcio mondiale, si rivelò un fiasco bello e buono.

Il Manchester United, dato per favorito per la vittoria finale insieme al Real Madrid, fu eliminato al girone eliminatorio. Pareggio contro i messicani del Necaxa, sconfitta con il Vasco da Gama e vittoria di Pirro ai danni del South Melbourne.

Valigie chiuse in anticipo e volo di ritorno programmato dal caldo sudamericano al freddo pungente del nord dell'Inghilterra.

Non andò troppo meglio al Real Madrid, sbattuto fuori dal Necaxa ai calci di rigore. A portare a casa il torneo fu il Corinthians. Ma a dare la caratura di quanto poco fosse percepita la competizione dai calciatori (tra cui il futuro milanista Dida) in campo fu la modesta esultanza dei vincitori al termine dei rigori che ne sancirono il successo.

I progetti di grandezza della FIFA si scontrarono duramente con la realtà. Il Mondiale per Club non fu percepito importante dalle sue stesse partecipanti. Nemmeno l'istituzionalizzazione e l'allargamento del numero di partecipanti avvenuta a metà anni Duemila è riuscita ancora a dare lustro al torneo.

Specialmente in Europa, la competizione viene considerata un torneo di rilevanza minore, probabilmente a causa dello scarso interesse che suscita e dall'esito pressoché scontato della competizione. Nelle ultime 18 edizioni, per ben 17 volte si è imposta una squadra europea, con l'unica eccezione rappresentata dal Corinthians nel 2013.

Una delle poche scelte sbagliate da Sir Alex Ferguson nel corso dei suoi 27 anni alla guida del Manchester United.